La felicità mi aspetta (e questa volta non farò tardi)

Chiara Pelossi-Angelucci

 

Cosa fai se tuo marito sceglie un'altra vita e la tua presenza non è più contemplata? Butti tutto all'aria e parti; tenti di soffocarti con le tue mani; o (in qualche modo) vai avanti? Agata, che fino a quel momento ha sempre saputo affrontare tutto con un sorriso, reagisce evitando la vita sociale e rifugiandosi nei ricordi. Ma trova anche sollievo e soddisfazioni nel lavoro: cucinare manicaretti le è sempre piaciuto e fondare una ditta di catering con la sua migliore amica e il fratello di lei è stata una scelta naturale. Persa in questo limbo, la sua vita le scorre fra le dita. Per fortuna però, come talvolta succede, il cambiamento arriva inaspettato, grazie ad alcuni simpatici personaggi, tra i quali un nonno che si spaccia per grande filosofo – e che a ottant'anni suonati non ha ancora smesso di credere nell'amore – e un'impicciona zia Florinda che riesce sempre a dire la cosa sbagliata al momento giusto. E a quel punto toccherà ad Agata decidere se concedersi una seconda possibilità. Un romanzo leggero e frizzante, a ricordarci che la felicità è sempre in agguato… basta non farsi cogliere impreparati!

 

Dal sito dell’editore: Sperling & Kupfer

Qualcosa dal silenzio

Il percorso della memoria descritto da Renata Blaser manifesta complesse capacità psicologiche e riesce nella difficile magia di coinvolgere profondamente il lettore. L’autrice è riuscita ad andare così in fondo all’evento personale da trasfigurarlo in qualcosa in cui ogni lettore si può riconoscere, identificarsi con ognuno dei personaggi del racconto e cogliere la dolorosa complessità dell’ambiente familiare. Nessuno ha ragione, nessuno ha torto, ed è finalmente possibile una riconciliazione, anche se tardiva e post mortem. 

Renata Blaser (Pelossi), patrizia di Bedano, è nata a Giubiasco e ha trascorso l’infanzia tra il Ticino e la Romandia. 

Per oltre trent’anni ha lavorato alla Televisione Svizzera di lingua italiana. Vive a Porza.

 

Una montagna d'oro

Cos'hanno in comune il massiccio del San Gottardo e un caveau stracolmo di lingotti d'oro? In apparenza niente, se non fosse che è proprio nella montagna sopra ad Airolo che la più grande banca della Svizzera ha nascosto il suo tesoro, credendolo al sicuro.

Peccato che la banca in questione non abbia fatto i conti con lo scavo della galleria ferroviaria del 1882 e del tunnel di AlpTransit e con una cricca di criminali, avventurieri e disperati, pronti a tutto, perfino ad ammazzare, per trovare l'oro..

Si gioca attorno a questa trama il romanzo "Una montagna d'oro" edito dalla Progetto Stampa Chiasso dell'esordiente scrittore ticinese Andrea Bertagni, 38enne di Pregassona, nato a Mendrisio, già giornalista al Giornale del Popolo e ora all'Associazione industrie ticinesi (AITI).
 
Un po' a tinte Western e  un po' a tinte Noir, il romanzo di Bertagni è soprattutto un'avventura piena di colpi di scena, speranze, delusioni, intrighi, omicidi, vendette, amori. Ma soprattutto un'avventura fatta di uomini e di donne, a volte vinti, a volte vincitori, uniti da un passato che non può essere dimenticato e da un presente ancora tutto da interpretare, lasciando in sospeso alcuni interrogativi che solo un finale a sorpresa sarà in grado di svelare.

Riuscirà la banca a mantenere il tesoro al sicuro? O avrà la meglio la fame di denaro, giustizia e rivalsa degli uomini e delle donne che si sono messi sulle sue tracce, con la speranza di dare una svolta alle loro vite e al loro futuro.

(dal sito dell'autore: http://andreabertagni.com)

Gente di Brissago

Di Arnaldo Alberti

Narrativa Meledoro – Mimesis Edizioni 2015

 

Con Gente di Brissago Arnaldo Alberti scrive un romanzo storico che, in grande sintesi, dà l’immagine del tempo in cui viviamo. Diviso in tre parti: la prima rivisita il personaggio e l’epoca di Carlo Borromeo ed è dedicata a tutti i preti cattolici che desiderano sposarsi. La seconda, con una lettura delle ragioni dell’edificazione dei Sacri Monti in un periodo marcato dalla Controriforma, è destinata genericamente a chi ragiona e non è d’accordo e la terza, dedicata dall’autore a sua madre, esprime la profonda sofferenza e il disagio provocati dall’inserimento di una enorme fabbrica e dalla contemporanea edificazione di un Grande Albergo di lusso in un paese piccolo, abitato da contadini, pescatori e perennemente orfano dei suoi emigranti. Muovendosi tra cronaca e storia Alberti si mostra tenero per i vinti e spietato per i vincitori. L’impianto narrativo, la varietà dei temi e il felice incontro di differenti stili testimoniano lo straordinario talento creativo dell’autore e superano, in modo emblematico, i confini temporali e spaziali di un mondo solo apparentemente circoscritto.

 

Dal sito dell’editore: Mimesis Edizioni 

Il vento freddo dell'altipiano


"Ogni tanto passava un ciclista solitario. A piedi mai nessuno, eccetto l'Avventuriero che fece il suo ingresso in paese una mattina d'autunno. Si fermò davanti al muretto per asciugarsi il sudore dagli occhi. Con un gesto della mano salutò i ragazzini. E loro, che avevano stampato sulla fronte il candido stupore di chi non è mai stato in un posto veramente lontano, risposero un po' timidi tenendo abbassati gli occhi."

Un gruppo di ragazzini, figli di immigrati, chiusi tra le montagne di un non meglio definito Altipiano, spazio mentale che potrebbe estendersi dalle Alpi all'Appennino. Un giorno arriva l'Avventuriero, e inizia a scambiare storie con i ragazzini. Il raccontare diventa un modo per mettere radici e costruirsi un'identità, una vera e propria iniziazione alla vita che inevitabilmente comporta delle partenze.

E i viaggi, per i ragazzi ormai adulti dell'Altipiano, saranno cauti, ma pieni di imprevisti e di storie che si leggono come un romanzo. Qualcuno, dopo aver imparato a vivere in posti per cui non era fatto, ritornerà e dovrà fare i conti con quello che rimane."

" -E il nostro Altipiano come lo racconterai alla gente che incontrerai?
- Come il posto del vento freddo."

Armando Dadò, 2015
Formato  12.5 x 21 cm, 136 pagine
ISBN 978-8-8281-407-6

La bicicletta rossa


La bicicletta rossa
Una storia istriana del 1939 al 1945
Con una nota di Carlo Ossola
di Manuela Balanzin
I pedigreed – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 128 – fr. 25.00

Nel 2003, desiderosa di conoscere finalmente meglio la storia delle mie radici, iniziai delle ricerche. Volevo fare chiarezza sulla vicenda di zio Silvano che sapevo morto in un Lager in Baviera. È stato soprattutto grazie alla sede di Milano dell’Associazione nazionale ex deportati politici italiani ANED, ai fratelli Venegoni e a Valeriano Zanderigo, che sono stata in grado di trovare ciò che cercavo. Successivamente sono andata in Baviera, al memoriale del Lager a Flossenbürg. Ho così potuto conoscere e intervistare il professore di filosofia e scrittore Vittore Bocchetta, detenuto sopravvissuto di Hersbruck, sottocampo del Lager di Flossenbürg. Con rabbia e commozione, mi ha descritto la personale tragedia vissuta nel corso della Seconda guerra mondiale. Ho inoltre potuto incontrare e intervistare il direttore del memoriale, lo storico Jörg Skriebeleit che ha messo a disposizione tutte le informazioni che stavo cercando sullo zio. I dati che lo riguardano erano come in attesa della venuta di uno dei familiari.

Là dove cantava l'usignolo

LÀ DOVE CANTAVA L’USIGNOLO
Racconti dal paese della memoria
di Fernando Grignola
I randagi – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 116 – fr. 25.00

[…] leggendo questo libro si deve concludere che si stava meglio quando si stava peggio? No, anche se è un abusato modo di dire. Dall’alto della sua esperienza letteraria e di vita, Fernando Grignola ci dice in sostanza che si starà meglio quando si torneranno ad ascoltare le ragioni del cuore e non del portafogli, della solidarietà e dell’accoglienza e non dei personalismi e dell’egoismo. Quando si tornerà a coltivare dentro di sé il sentimento del tempo e non il consumo frenetico di tutto e di più.

dalla prefazione di Dalmazio Ambrosioni

In volo con Diana


In volo con Diana – Il simbolismo delle streghe
di Ileana Benati Mura
20 tavole della Collezione Invernizzi di Como
I gatti neri dell’ulivo – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 136 – fr. 28.00
 
L’iconografia, attraverso i secoli, ci ha restituito un’immagine della strega ricca di simboli le cui accezioni non sono sempre evidenti e che, spesso, sono giunti fino ai nostri giorni in modo distorto o frammentario. L’autrice, in questo saggio analizza queste simbologie partendo dai loro significati ancestrali - spesso pagani – e seguendone l’evoluzione attraverso i secoli, laddove il senso originario del simbolo si fosse modificato. per portare a termine la sua ricerca, si è avvalsa dell’importante Collezione di stampe appartenente alla Famiglia Invernizzi di Como, che, in più di 300 stampe, affronta il tema della stregoneria dalla seconda metà del ‘400 fino ai nostri giorni.
Il testo è suddiviso in 11 capitoli tematici ed è supportato dall’analisi di 20 Tavole tratte dalla Collezione Invernizzi, scelte in virtù dei loro contenuti altamente simbolici ed esplicativi rispetto al contenuto del libro.
Pur nella sua veste di saggio – il cui rigore scientifico è convalidato anche dall’ampia bibliografia – In volo con Diana è un testo di facile lettura, capace di stimolare il desiderio di conoscenza e la curiosità verso il mondo delle streghe, dal punto di vista storico e antropologico, lasciando molto spazio anche ad echi di mondi pagani e, non da ultimo, spingendo ad una riflessione su quella che fu la tragedia della “caccia alle streghe”.

La quadratura del cerchio

La quadratura del cerchio (tre racconti) 
di Silvana Lattmann

I pedigreed – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 68 – fr. 20.00
    
[…] In una lingua d’altri tempi, giocosa, ossequiosa, bizzarra, seriosa e tanto più comica, l’autrice mette in scena argomenti, fatti e personaggi d’attualità, magari anche se stessa: per toccare e illuminare in chiave ora burlesca il punto essenziale oltre il visibile, il centro del cerchio da quadrare: Mi metto davanti a uno specchio, e che abbia cornice barocca o rinascimentale è secondario, dato che di obbligo abbisogna non essere bisognosi di alcun decoro. Guardando dunque se stessi nell’immagine, entrando l’occhio nello dentro, oltre il visibile, vi si raggiunge lo chiaro; non immagine o rappresentazione, ma essenza.
Il nostro scoperto ridere insieme con l’autrice si carica di benefico sapore; di sapere.

Dalla prefazione di Anna Felder


 

 

 

Cento lacrime mille sorrisi

Chiara Pelossi-Angelucci

 

Storia di una malattia sconfitta, di una famiglia strampalata e della terapia del sorriso

Un marito innamorato, un figlio molto sveglio per i suoi due anni, e una seconda in arrivo. Tutto perfetto (cellulite a parte) nella vita di Chiara? Non proprio, perché Anna nasce con una grave malformazione all'esofago, che le impedisce di deglutire e nutrirsi. Appena il tempo di vederla che viene subito trasferita in un altro ospedale e operata. Da allora un intervento segue l'altro, ogni volta con la speranza che sia risolutivo, e con la paura che la bimba non ce la faccia. A una situazione del genere, o si soccombe o si reagisce. Chiara e il marito Massimiliano raccolgono tutta l'energia che hanno e si inventano una speciale terapia del sorriso: ogni momento insieme deve essere memorabile e bellissimo. Si canta in corsia, si festeggia il primo bagnetto e il primo vestitino, si spettegola sul dottore e l'infermiera pin-up, e soprattutto si ride, sempre e comunque. Perché l'allegria è la medicina più utile e preziosa, l'unica che può trasformare un anno di ricoveri in un'avventura esilarante. Settanta operazioni dopo, grazie all'aiuto di un luminare americano e di un ospedale di Firenze, Anna è una bambina sana che ha imparato dai genitori come divertirsi. Chiara oggi racconta con umorismo – lo stesso che ha decretato il successo dei suoi romanzi – la storia tenera e buffa di una lunga malattia, concedendosi la licenza di inserire due personaggi indimenticabili: l'impossibile zia Flo e Marcello, l'amico più inopportuno che si possa immaginare. Perché di tutto, persino di un periodo nerissimo, è necessario saper ridere.

 

Dal sito dell’editore: Sperling & Kupfer

La macchina del tempo

La macchina del tempo
di Luciano Marconi
I pedigreed – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 172 – fr. 25.00

“In ogni bambino, e in ogni uomo che abbia conservato l’innocenza, avvince alla parola l’accadere del miracolo, il rivelarsi dell’occulto: la parola che si fa chiave di un rapporto incessante tra il mondo dei corpi e quello delle essenze, il vincolo che intercorre tra il seme e la creatura.
Luciano Marconi, che è poeta e conosce i segreti della parola, non si addentra nell’armamentario consueto della fiaba, – pur non mancando nei suoi racconti gli animali che parlano, i giganti che frequentano gli uomini, l’animarsi delle cose e delle piante – ma ne afferra il senso riposto, ne accentua il carattere discorsivo e metaforico. Ciò che conta è la coscienza dell’uomo, il rapporto con la sua origine e con le possibilità dell’anima, il riappropriarsi del proprio destino, il tener vivo nell’uomo lo spalancarsi dell’infinito.
(…) Queste favole tendono a riproporre il “miracolo dell’esistere” e la fiducia in qualcosa di più gioioso dell’inesorabile “assuefazione alla morte”, di più elevato di un destino di “polvere e di miseria”: la riscoperta di una bellezza e di un significato, il rinnovare la speranza al respiro dell’uomo”.

(Dalla prefazione di Franco Loi)

Mi tengo per mano

MI TENGO PER MANO - poesie
di Franca Bernasconi - Stampanoni
Il sorriso del gatto – Edizioni Ulivo 2014
Pag. 48 – fr. 20.00
    
Le pagine di questa raccolta, rivelano dunque il profilo, l’anima, la fisicità, l’atmosfera di un amore che la morte ha stroncato, ma non cancellato.
Infatti la poetessa che abita nell’anima e nella mente di Franca Bernasconi Stampanoni, dal momento in cui ella si è trovata sola nel mondo, ha guidato la sua mano, facendole scrivere giorno per giorno le sensazioni, i turbamenti, la memoria di una felicità che andava allontanandosi sempre più, ma rimaneva abbarbicata alle fibre più profonde della donna che, per non dimenticare, ha saputo prendersi e tenersi per mano.

In attesa del Big Bang – Racconti

di Alberto Gianininazzi

Un impresario, un addetto alla centrale idro-elettrica, una studentessa, un informatico, un messia ed un sopravvissuto alla fine del mondo ci invitano a viaggiare attraverso il tempo e lo spazio. Sei racconti di realismo magico ambientati nel passato, nel presente e nel futuro. E’ un immergersi nelle profondità della natura umana, nelle sue contraddizioni e incertezze. E’ un viaggio tra sogno e realtà, tra mistero, amore e eccessi.

COD: 978-88-6924-174-1
Categorie: NarrativaRaccolte e Antologie di racconti 
Etichetta: Alberto Gianinazzi
In vendita a 15.00€

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Lucciole e falene

di Alberto Gianinazzi

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L’ombra della prima guerra mondiale fa da sfondo alle vicende del protagonista di questo romanzo. Max, eroe-non eroe, è un soldato sbandato, in fuga non solo dalla guerra, ma anche da se stesso. Stordito e soffocato dalle proprie emozioni e contraddizioni, non riesce più a inquadrarle in uno schema razionale. Alla ricerca di una soluzione, di un eldorado per la sua anima, si rifugia in Terra straniera. Affrontando varie peripezie, alla fine giunge in un luogo appartato, un’isola di pace, abitata da una comunità alternativa.  L’incontro con un maestro spirituale, l’amore per un’affascinante e misteriosa donna, che sembra provenire da un altro mondo, le diverse interazioni con i membri della comunità, risvegliano le sue frustrazioni e i suoi drammi più profondi. Si trova costretto a confrontarsi con se stesso senza vie d’uscita. Se dalla guerra gli era stato possibile fuggire, ora non riesce ad allontanarsi da quella comunità anche ambigua, che esercita su di lui un fascino misterioso. Sull’apparente tranquillità della comunità si puntano gli occhi di una società conservatrice, ipocrita e ben pensante. Tuttavia, alcune circostanze fortuite, un fuoco liberatorio e un sofferto sviluppo interiore gli permetteranno di crescere, di ritrovare se stesso e di riunire ciò che lui stesso aveva diviso. Grazie all’amore riscoperto, riesce finalmente ad accettare le proprie debolezze e sconfitte, liberandosi dalle sue paure più profonde, dalla maschera e dalla corazza, e da quel cinismo e qualunquismo ad oltranza, che, da troppo tempo, l’accompagnavano come un’ombra minacciosa.

COD: 978-88-6259-786-9
Categorie: AvventuraNarrativaRomanzi
Etichetta: Alberto Gianinazzi
In vendita a 19.00€

Talvolta la vita...

Talvolta la vita…
Strangola i sogni, ma non la speranza
Michela Persico
I pedigreed – Edizioni Ulivo 2013

Severina non è mossa dal desiderio di avventura o di nuove emozioni quando lascia la sua verde valle Verzasca per raggiungere la caotica e immensa Buenos Aires. 
L’urgenza di allontanarsi, almeno temporaneamente, da una vita coniugale e familiare densa di ombre la spinge ad attraversare l’oceano e ad affrontare una situazione piena di incognite, ma che la aiuta a ritrovare maggiore consapevolezza di sé attraverso nuove e determinanti esperienze: le delizie del tango, la complicità dell’amicizia, la passione amorosa, il tenero abbraccio degli orfani che accudisce, il brutale scontro con la dittatura…
In uscita la seconda edizione dopo due mesi dalla prima.

Il risveglio della coscienza

Di Raghia Agustoni

Il sorriso del gatto – Edizioni Ulivo 2013

Pag. 86 – fr. 20.00

 

Il pensiero filosofico di Raghia si rivolge all’Occidente e all’Oriente: il suo messaggio positivo serve a proporre e regalare una migliore comprensione del sé e della Vita. Un risveglio che deve guidare il cammino di approfondimento e conoscenza della nostra dimensione individuale. Pur rendendoci diversi, la nostra interiorità umana ci accomuna nell’esperienza del vivere e del condividere la bellezza del mondo. L’idea di un continuo perfezionamento contribuisce ad alimentare la nostra potenzialità di miglioramento per aiutare il mondo a cambiare in meglio. Il tutto proposto con quella semplicità che solo una profonda conoscenza può dare.

 

Dal sito dell’editore: Edizioni Ulivo

L'ultima estate

Luca Grassi nasce nel 1970 e muove i primi passi a Bellagio, la perla del Lario. Trasferitosi e cresciuto nel Borgo di Sant’Agostino a Como, resta legato al suo paese di origine, dove si reca regolarmente e dove hanno vissuto i nonni paterni.

Laureato in economia all’Università L. Bocconi, matura esperienza professionale nel ramo amministrativo in medie-grandi realtà industriali, giungendo a ricoprire il ruolo di direttore amministrativo presso un’importante azienda farmaceutica del Cantone Ticino, dove peraltro risiede da alcuni anni.

Appassionato di storia, dapprima si concentra sulle vicende legate alla guerra di montagna (1915-18) per poi focalizzarsi sulla storia locale, sulle tradizioni popolari e contadine di inizio novecento, scoprendo e coltivando l'hobby della scrittura.

Nel 1998 inizia la stesura di un testo basato sui ricordi del nonno Virginio, che ha accompagnato la sua crescita durante i tanti soggiorni estivi e invernali della sua infanzia, e su una ricerca capillare effettuata direttamente sul territorio delle ultime testimonianze storiche di modi di vivere, lavorare e socializzare oggi scomparsi. Nel 2013 pubblica con Nodo Libri questo lungo lavoro di ricerca frutto di una grande passione e dell’amore per la propria terra d’origine

Ti sogno, California

di Mattia Bertoldi

Edizioni: BookSalad   (cartaceo) e Amazon (online)

2012

Tommaso ha 26 anni e zero prospettive. È stato appena scaricato dalla ragazza, fa un lavoro che non gli piace e – di male in peggio – si è convinto che nella vita non potrà mai avere qualcosa di più. Per fortuna ci sono gli amici, Pietro e Leonardo, che vivono con lui. Un trio indivisibile. Così, quando Leo si innamora in un bar di una ragazza californiana di nome Kimberly e il mattino successivo si ritrova solo nel letto, i tre decidono di partire alla sua ricerca. Anche se la California ha quasi 36 milioni di abitanti, anche se i loro unici indizi sono una foto, un iPod rosa e la certezza che lavori come cheerleader per una grossa squadra del Golden State. L’amore, in fondo, è anche pazzia, no? Fingendosi giornalisti per accedere alle quinte di stadi e palazzetti, daranno il via a una spericolata “caccia alla donna” che toccherà San Diego, Los Angeles e Las Vegas, al ritmo delle canzoni punk rock preferite della ragazza. Un’avventura on the road fondata sullo sport a stelle e strisce, sull’amore e  – soprattutto – sull’amicizia.

Rocco e Marittimo 


Vincenzo Todisco

Rocco e Marittimo

Collana «La Salamandra»

 

anno 2011 - pp.278 - ISBN 9788877136121 - Eu 21.00 - CHF 25.00

ECA 1432

 

Sul treno della speranza che dal Sud Italia porta intere famiglie al Nord delle Alpi, due neonati vengono scambiati per errore sotto l'occhio attento ma colpevole di don Curte. Quarant'anni dopo Rocco e Marittimo hanno due paesi, due famiglie, due personalità, un unico amore.

Prendendo le mosse da questo gioco del destino, Vincenzo Todisco ha scritto un vorticoso romanzo sull'emigrazione italiana: una girandola di storie comiche e dolorose, epiche e fantastiche.

 

Dal sito dell’editore: Edizioni Casagrande