Migrando - C@ntastorie

Canti e ricordi dell'emigrazione italiana in Svizzera

sabato 10 marzo 2012

alle ore 17:00

appuntamento al

Palazzo dei Congressi di Lugano - sala C

l'ASSI

vi invita alla rappresentazione di

 

MIGRANDO

C@ntastorie

 

MARINA FRIGERIO

Voce narrante

UMBERTO CASTRA

Chitarra e voce

LUIGI FOSSATI

Chitarra, fisarmonica, mandolino

 

L'immigrazione italiana in Svizzera cominciò oltre cent'anni fa.

Lavori pericolosi e malpagati, iniziative xenofobe, impedimento dei ricongiungimenti familiari ma anche nuove amicizie, gesti solidali, interessi e amori biculturali. Improvvisamente ci si è accorti che gli "stranieri" e le loro usanze erano diventati familiari.

Com'è successo, lo scopriremo ascoltando le storie di Lisetta Rodoni, da decenni libraia a Zurigo, arrivata in Svizzera nel dopoguerra per lavorare in fabbrica; di Schang Hutter, artista e scultore che, raggiunta la pensione, ha imparato l'italiano ed è tornato nella terra dei suoi avi; di Pietro e Maria, che da bambini hanno vissuto nascosti in casa perché i loro genitori erano stagionali; di Chiara, cresciuta in un collegio per lo stesso motivo e di tanti altri protagonisti.

Episodi di solidarietà e amicizia si mescolano a storie di discriminazione e ingiustizia e intrecciano il destino di una comunità ormai parte integrante del paese che l'ha accolta.

Un secolo di storia è un capitale di esperienze che può tornare utile all'Italia di oggi, ma anche al Ticino terra di migranti, per non dimenticare, che fino a pochi anni fa, a partire eravamo noi.

I racconti e le canzoni dei C@ntastorie ci riportano a vicende che hanno segnato la vita di tutti noi risvegliando ricordi e incontri e suscitando ogni volta commozione e calore nel pubblico.

I C@ntastorie sono:

MARINA FRIGERIO - Voce narrante

Nata e cresciuta nel Luganese, è discendente di immigrati lombardi. Psicologa dell'età evolutiva, psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico e supervisore, ha lasciato il Ticino per frequentare l'università a Zurigo. Lavora con altre colleghe in uno studio privato a Berna. Da quasi 30 anni si occupa anche professionalmente di emigrazione. Ha fondato tra l'altro il consultorio familiare italiano FOPRAS di Soletta e per molti anni ha lavorato nei servizi psichiatrici per bambini e adolescenti dei cantoni di Soletta e Berna. Nel 2002 dottorato di ricerca all'Università di Zurigo sull'integrazione della comunità italiana in Svizzera. È membro della società di psichiatria, psicoterapia e psicosomatica transculturale di lingua tedesca. Marina Frigerio raccoglie e racconta da vari anni storie di emigranti.

UMBERTO CASTRA - Chitarra e voce

Romano e aquilano, è terapeuta familiare, ha studiato presso la SFEC dell'Università La Sapienza di Roma. È stato per anni il responsabile dei progetti di prevenzione, rivolti alla comunità italiana dell'Ufficio Federale della Salute. Da diversi anni Umberto Castra lavora come consulente e terapeuta presso la Rete Contact nel settore della terapia e della prevenzione della tossicodipendenze. È un appassionato e apprezzato chitarrista e cantante.


LUIGI FOSSATI - Chitarra, fisarmonica, mandolino

Psicologo brianzolo, polistrumentista, è in Svizzera da pochi anni e, appasionatosi da subito ai temi della migrazione e alla storia della comunità italiana, si è specializzato in comunicazione interculturale. Ha alle spalle una vasta esperienza in campo educativo e nell'animazione sociale. Ha lavorato tra l'altro in un centro per richiedenti l'asilo e come responsabile di un progetto di sviluppo di quartiere a Soletta. Ha collaborato come musicista in diverse formazioni in Svizzera e in Italia, tra cui un gruppo di musica popolare del sud Italia (Briganti) e un gruppo tributo a Fabrizio de Andrè (Pittima). Attualmente suona con i C@ntastorie, con il Gruppo Ratatila (Pizzica salentina) e nella formazione "Le chat qui danse".

Corso di letteratura russa

Quando inizia la letteratura russa? Esiste una letteratura russa Antica e Medioevale? Che cosa è stato scritto in questo periodo? Perché di solito i libri iniziano trattando la letteratura russa dell'Ottocento e ignorano quella precedente? A queste e ad altre domande cercheremo di dare una risposta nel nostro corso. Non studieremo un arido elenco di luoghi, nomi, date e opere, ma cercheremo invece un approccio critico alla letteratura russa. Dobbiamo capire innanzitutto il periodo storico, il background culturale, per comprendere in tal modo il processo personale, psicologico, culturale e creativo dell'autore e capire quindi la sua creazione artistica. Cercheremo di comprendere pertanto come gli autori dell'Ottocento non siano nati improvvisamente dal nulla, ma siano la naturale evoluzione letteraria di un processo iniziato secoli prima. Non ci stupiremo allora quando vedremo come alle loro spalle ci sia il ricchissimo patrimonio della letteratura Antica e Medioevale, conosciuto da loro molto bene. Come si potrebbe altrimenti studiare il Romanticismo senza conoscere la letteratura Medioevale? O come si potrebbero ancora studiare le fiabe di Pushkin senza conoscere la letteratura Antica? Alla fine del corso quindi lo scopo non è solo quello di capire la forma del racconto o della poesia di un dato autore, così da potere dire "mi piace", ma soprattutto comprendere "il suo senso e il suo contenuto", poiché solo così potremo dire di avere capito bene l'autore e la sua opera.

 

Giorgio Pasini è nato a Milano nel 1963 e risiede a Lugano. Dopo aver conseguito una Laurea in Lettere e filosofia, una in Lingue e Letterature Straniere moderne (specializzazione: russo), alla Cattolica di Milano nel 1987, ottiene un Master in Storia e Istituzioni dell'Europa Orientale all'Università Statale di Mosca, nel 1991 e la Licenza, nel 1996, e il dottorato in Scienze Ecclesiastiche Orientali nel 2001, all'Università Gregoriana di Roma. Ha insegnato in vari Licei e Università in Italia e in Russia. Non si contano le sue pubblicazioni partendo dal 1988 al 2011.

 

Con questa premessa l'ASSI ha intenzione di organizzare un CORSO DI LETTERATURA RUSSA, a cura del Prof.GIORGIO PASINI, articolato in 4 lezioni di 90 minuti (2 x 45').

Il corso si terrà alla Scuola Media di Canobbio (facilmente accessibile e senza problemi di parcheggio) il mercoledì sera dalle ore 20.00 alle 21.30 nei giorni 7-14-21-28 marzo.

Il costo complessivo del corso è di fr. 120.-

Numero di partecipanti minimo 12 - massimo 15.

Il corso avrà luogo se il numero necessario di partecipanti sarà raggiunto.

Iscrizioni entro il 20 febbraio 2012 presso il

Segretariato ASSI

c/o Nasser Pejman

via Industria 20

6963 Pregassona

oppure all'indirizzo e-mail info@assi-ti.ch

Una strada che porta lontano

domenica 12 febbraio 2012 - ore 17:00

Teatro il Cortile

via Boscioro 18 - Viganello

L'ASSI,

ricordando il bel successo dello spettacolo 'Il paradiso delle donne' di Santuzza Hoberholzer,

dell'8 dicembre 2010 al Palacongressi di Lugano,

ha pensato di farvi cosa gradita e di proporvi,

in collaborazione con

il Teatro il Cortile

la rappresentazione di:

 

Una strada che porta lontano

spettacolo di narrazione e canto, autrice e interprete

Santuzza Oberholzer

del Teatro dei Fauni - regia Martin Bartelt

È la storia di un viaggio, di un andirivieni dalla Svizzera italiana alla "Merica" passando anche dall'Italia, da Zurigo al deserto, dal passato al futuro, dalle due guerre all'amore. Lo spettacolo è costruito passo a passo, tesse i fili di storie considerate minuscole e personali inserite nella Storia del mondo. È il cammino di cinque generazioni, uguale a quello di migliaia di donne partite per inseguire un sogno, per sfuggire da un incubo, per aprire gli occhi sul mondo. È la storia dell'emigrazione dal punto di vista femminile con lo sguardo complice del presente che non vuole dimenticare. La realtà spesso supera la finzione e diviene leggenda, domande e risposte di un passato comune a tutti gli emigranti.

Questo racconto familiare si inserisce in un più ampio contesto di Storia: la storia privata e personale delle protagoniste si inserisce nei cambiamenti politico-culturali e nei grandi temi sociali che hanno attraversato i secoli. La sempre maggior rapidità dei mezzi di trasporto dalle navi a vapore agli aerei è lo specchio dei cambiamenti avvenuti in 150 anni anche se ieri come oggi si partiva con valigie di cartone e sogni d'oro. La storia parte da Aurelia, nata in una valle della Svizzera italiana nel 1864. Nomen omen, dicevano i Latini: nel nostro nome è il destino.

Così Aurelia delinea quella strada che porta lontano, via dalla stretta cornice dei monti, lontano, verso un destino disegnato già nel suo vestito color malva.

La figlia è l'emblema di chi resta, ma quando si innamora, sposa uno straniero, subisce il razzismo dei suoi compaesani, ostili a quei "Taglian" ladri di donne e lavoro. La terza generazione ha il ritmo dello swing, finita la seconda guerra mondiale c'è voglia di ricostruire, si sogna ad occhi aperti.

L'ultima è una ragazzina che dà del filo da torcere ai maschi, si ribella. Decide di attraversare l'Oceano seguendo la via della bisnonna.

Entrata fr. 20.00. Per chi presenterà la tessera personale dell'ASSI 2011, fr. 10.00.

Giovanni Bonalumi

venerdì 27 gennaio 2012 - ore 20:30

Centro culturale Elisarion

via Rinaldo Simen 3 - Minusio

L'ASSI

in collaborazione con

il Centro culturale Elisarion

organizza una serata dedicata a:

 

Giovanni Bonalumi

uomo e scrittore

Intervengono:

Renato Martinoni, Professore all'Università di San Gallo,

Diego Gaffuri, attore.

Nel gennaio di dieci anni fa moriva a ottantadue anni Giovanni Bonalumi.

Professore emerito dell'Università di Basilea, autore di romanzi e di racconti, poeta e traduttore, abitava a Minusio.

Nel corso della serata verrà tracciato un profilo dell'uomo e dello scrittore, si leggeranno alcuni brani tratti dalla sua opera e si potranno riascoltare alcune interviste conservate negli archivi sonori della RSI.

"Giovanni Bonalumi è nato nel 1920 a Muralto. Nel 1947 ha ottenuto il dottorato in letteratura francese e italiana all'Università di Friburgo. Ha insegnato dal 1954-1973 presso la Magistrale di Locarno. Dal 1967 al 1990 è stato professore di letteratura italiana all'Università di Basilea. Per il suo romanzo Gli ostaggi nel 1954 ha ricevuto il Premio Charles Veillon e nel 2000 il premio del Comune di Monselice (Italia) per la traduzione. Nel 1971 è stato presidente della Società degli Scrittori Svizzeri. È morto a Locarno nel 2002."

La responsabilità della Memoria

mercoledì 25 gennaio 2012 - ore 19:30

Palazzo dei Congressi di Lugano - sala C

L'ASSI

per la Giornata Europea della Memoria

in collaborazione con

l'Associazione Svizzera Israele Ticino - ASI

organizza una serata dedicata:

incontro con la scrittrice israeliana

Nava Semel

con il suo nuovo libro

E IL TOPO RISE

(Edizioni Atmosphere libri Roma)

Un romanzo che fa i conti con l'atto di ricordare: dimenticare per sopravvivere, ricordare per vivere. La moderna favola di una bambina nascosta in una cantina con un topo, all'epoca dell'Olocausto. Un racconto che si dipana tra gli orrori del conflitto mondiale e la comprensione della natura umana, mentre le ferite della memoria ne scandiscono la narrazione.

Intervengono:

Alda Bernasconi, Presidente ASSI

Prof. Gabriella Steindler Moscati, esperta letteratura israeliana

Dr. Rossana Ottolenghi, psicologa, sopravvissuta alla Shoah

Dr. Adrian Weiss, Presidente Associazione Svizzera Israele

Commento musicale del suo 'Stellerranti' - Cinzia e Pierantonio Gallesi

 

Aderiscono all'evento:

Circolo culturale della Svizzera italiana

Semi di Pace

Amicizia Ebraico Cristiana

Associazione Hafez e Petrarca

Festa di fine anno

che si terrà al
Palacongressi di Lugano - Sala C
giovedì 8 dicembre 2011

dalle ore 17:00

Quest'anno abbiamo dedicato l'ultimo

incontro ASSI del 2011 alla poesia dialettale.

Incontreremo insieme ai nostri poeti

Gianfranco Scotti

il prestigioso interprete della tradizionale poesia dialettale lombarda

e

Angelo Frigerio

il nostro 'Sciur Maestru'


"On dì giust sott ai fest de Dennedae,

Che sbraggiaeven in piazza, oh bej, o bej,

Me fermè, comè on strolegh, a vedej,

Pensand in quella al mè bon temp passae.

Dov'è quell temp, diseva in tra de mì,

Che ciappaeva da festa i quattrin noeuv,

Gh'aveva propj on guston da no dì?

Comè và el mond! On poo gh'hemm ona botta,

On poo on'oltra; quand seva anmò fioeu

Me piaseva i presepj; al dì d'incoeu

Han paeri a fann, che ne gh'en doo nagotta.

L'usanza di presepj l'è pur anch

Ona gran bonna usanza, ve 'l conzedi;

Ma, se fan rid pussee che n'è i comedi,

El saraevv molto mej che gh'en fuss manch."

Domenico Balestrieri

(Milano 1714-1780), è uno dei maggiori dialettali lombardi del Settecento.


Un giorno, proprio sotto le feste del Natale, che in piazza gridavano a squarciagola "oh belli, oh belli", mi fermai come uno stralunato a guardare, pensando intanto al mio buon tempo passato. Dov'è quel tempo, dicevo tra me e me, quando per regalo natalizio ricevevo dei soldini nuovi e, comprando di quei fantoccini che si possono far muovere, provavo una gioia da non dire? Come va il mondo! Ora abbiamo una smania, ora ne abbiamo un'altra. Quand'ero ancora ragazzo mi piacevano i presepi; oggi hanno un bell'adoprarsi a farli, che non me ne importa proprio nulla. D'accordo, l'usanza dei presepi è pur anche una bella usanza. Ma se poi fanno ridere più che le commedie, sarebbe molto meglio che ce ne fosse di meno.

 

Noi tutti amiamo la poesia dialettale

e perciò, in questa serata di Festa,

abbiamo voluto chiamare i nostri poeti

che scrivono versi in dialetto,

e non importa in quale dialetto,

a cimentarsi nella recitazione di qualche loro poesia.

 

ISCRIZIONI POETI DIALETTALI

I poeti ASSI, che intendono partecipare alla nostra serata con le loro poesie sono pregati di annunciarsi entro il 1° dicembre presso il segretariato, per telefono o per mail. Questo ci permetterà di organizzare al meglio le letture delle poesie. Perciò non si accetteranno i poeti non iscritti. Ovviamente il numero di poesie che ogni poeta potrà leggere al Palacongressi, dipenderà dal numero delle adesioni.

Vi aspettiamo numerosi e dato che molte sono state le richieste di un evento nell'ambito dialettale, siamo certi che non lo mancherete.

Interpretazioni due

mercoledì 23 novembre 2011 alle ore 20.00
presso la Biblioteca comunale di Sorengo
Centro Incontro Cortivallo

nel ricordo del compianto A. Mario Redaelli

il Dicastero cultura del comune di Sorengo

in collaborazione con

ASSI

e

Associazione letteraria "Hafez e Petrarca"

vi invitano

alla serata di presentazione della raccolta di poesie

Interpretazioni

poeti della Svizzera italiana e poeti dell'Iran

secondo volume

traduzione di Nasser Pejman

a cura di Angelo Maugeri e Niki Mirzai

Edizioni Ulivo

 

Traduzione con testo originale a fronte

di poesie scelte di autori delle due espressioni linguistiche.

prefazione di Nasser Pejman

introduzione di Siro Ortelli

I sette poeti della Svizzera italiana tradotti in persiano sono:

Solvejg Albeverio Manzoni - Franco Bernasconi - Elena Ghielmini - Gilberto Isella - Giovanni Orelli - Anna Maria Pianezzi Marcacci - Maria Luisa Polar

I sei poeti dell'Iran tradotti in italiano sono:

Javad Asadian - Batul Azizpuor - Atefeh Gorgin - Jila Mosaed - Nasser Pejman - Akbar Zolghernian

saranno presenti i poeti della Svizzera italiana e i poeti dell'Iran: Niki Mirzai e Atefeh Ghorghin

musica con il violino di

Edward Pejman

Festa della letteratura brasiliana

Festa da literatura brasileira

Promossa da:

ASSI

e dalla

Biblioteca cantonale e del Liceo di Mendrisio

sabato 12 novembre 2011

Atrio del Liceo cantonale di Mendrisio

via Agostino Maspoli, 6850 Mendrisio

PROGRAMMA

ore 15:00-16:45

Canzoni brasiliane con afflato poetico (Vinícius de Moraes, Antonio Carlos Jobim, Chico Buarque de Holanda e altri). Spettacolo di Luana Zanetti, in arte Babylou, accompagnata dal chitarrista Luca Zamponi.

Fra una canzone e l'altra

alcune letture di poeti brasiliani dell'Otto e Novecento

Antônio Gonçalves Dias (1823-1864): Canção do exílio (Canzone dell'esilio, traduzione di Giuseppe Ungaretti);

Oswald de Andrade (1890-1954): Canto de regresso à pátria (Canto di ritorno in patria, traduzione di Ettore Finazzi-Agrò);

Cecília Meireles (1901-1964): Motivo (Motivo) e Romantismo (Romanticismo, traduzioni di Giovanni Ricciardi), Retrato (Ritratto, tradzione di Ruggero Jacobbi);

Murilo Mendes (1901-1975): Lá Longe (Laggiù, traduzione di Ruggero Jacobbi);

Carlos Drummond de Andrade (1902-1987): No meio do caminho (Nel mezzo del cammino, tradzione di Antonio Tabucchi), Passagem do ano (Capodanno, traduzione di Antonio Tabucchi);

Vinícius de Morais (1913-1980): Soneto de fidelidade (Sonetto della fedeltà, traduzione di Giuseppe Ungaretti), Chega de saudade (Basta nostalgia, traduzione di Sergio Bardotti), Garota de Ipanema (Ragazza di Ipanema, traduzione di Leone Piccioni);

João Cabral de Melo Neto (1920-1999): Morte e vida Severina (Morte e vita Severina, traduzione a cura di Cristiana Bambini, Riccardo Greco, Delia Occelli, Laura Rocchi);

Ferreira Gullar (1930): Não há vagas (Al completo, traduzione di Adelina Aletti), Cantiga para não morrer (Canzone per non morire, traduzione di Giovanni Ricciardi).

Lettori: Sonia Almeida - Cleuza Camargos Schärer - Marilene Kraft - Eliane Kraft Haddad - Camila Megris - Agata Pellandini - Roberto Regazzoni

e... infine rovesciamo le cose!

una poesia tratta da Corpo stellare di Fabio Pusterla(Milano, Marcos y Marcos, 2010) e alcune poesie di Flavio Stroppini tratte da bar macello (Mendrisio, Capelli editore, 2001) tradotte in portoghese-brasiliano da Prisca Agustoni (Università federale di Juiz de Fora, Minas Gerais, Brasile).

ore 17:00 - 18:30

"Conversazione al bar"

tra due profondi conoscitori della letteratura brasiliana del Novecento:

Cristiana Sassetti (lusitanista, critica e traduttrice letteraria) e Julio Cesar Monteiro Martins (scrittore e docente universitario).

Alla fine della "chiacchierata letteraria" verranno letti due brevi testi narrativi di Julio Cesar Monteiro Martins e la parte iniziale della poesia in prosa Aquário-Berlim (Acquario-Berlino) di João Guimaraes Rosa (1908-1967) tradotta da Cristiana Sassetti con la collaborazione di Mia Lecomte.

Luana Zanetti, in arte Babylou, è nata nel Cantone Ticino. Adolescente, si avvicina alla musica e al canto grazie al musicista argentino Alberto Arias col quale si esibisce in varie manifestazioni, suonando la chitarra e cantando canzoni sudamericane. Collabora come cantante con il gruppo Funky Fuchi e con djs. Fonda i Creative News, gruppo che vede uniti musicisti e pazienti dell'Ospedale neuropsichiatrico, in quell'ambito crea pure la Buca Creativa, che organizza corsi di percussioni africane e musicoterapia. Frequenta la Scuola di Musica Moderna di Lugano, trovando nella musica jazz la sua espressione migliore. Dapprima si presenta in diversi concerti con il pianista ottantenne Roby Losinger, poi in formazione, collaborando con jazzisti italiani della vecchia generazione: Paolo Tomelleri, e, soprattutto, Marco Ratti e Luigi Tognoli (nasce in quel momento il nome d'arte "Babylou"). Collabora inoltre con Marco Volpe, Max Ionata, Luca Mannuzza e Yoon-Seung Cho. Un breve soggiorno in Brasile si trasforma in una permanenza di sette anni dove, oltre ad aprire un locale, continua a cantare soprattutto bossa nova e musica brasiliana. Rientra in Ticino nel 2009, fonda il gruppo Babylou and The Balkan Lovers, nato dall'incontro con il musicista Goran Stojadinovic, proponendo un misto tra jazz, bossa nova e musiche balcaniche. Ritorna al suo amore per la musica brasiliana con questo concerto speciale accompagnata dal chitarrista Luca Zamponi.

Cristiana Sassetti è nata a Lucca nel 1969. Esperta di letteratura urbana portoghese e brasiliana. Dopo la tesi di laurea dedicata allo scrittore brasiliano Rubem Fonseca, ha conseguito, nel 2007, il titolo di dottore di ricerca in lusitanistica presso l'Università di Bari con uno studio sulla Lisbona dello scrittore portoghese António Lobo Antunes, dal quale ha tratto un saggio di imminente pubblicazione. È critica e traduttrice letteraria con particolare riferimento alle letterature brasiliana e portoghese contemporanee. In questo ambito ha recentemente tradotto in italiano un poemetto di João Guimarães Rosa Acquario ("Steve 40", Modena, agosto 2011). Si è anche occupata di scrittura della migrazione. Collabora con la rivista letteraria trimestrale online "Sagarana".

Julio Cesar Monteiro Martins è nato a Niterói, presso Rio de Janeiro, in Brasile, nel 1955. "Honorary Fellow in Writing" presso l'Università del Iowa, negli Stati Uniti, ha insegnato scrittura creativa negli USA, in Brasile, in Portogallo e Italia. È stato uno dei fondatori del Partito verde brasiliano e del movimento ambientalista "Os Verdes". È stato anche avvocato dei diritti umani a Rio de Janeiro. Nel suo paese d'origine ha pubblicato nove libri tra raccolte di racconti, romanzi e saggi, tra cui Torpalium (São Paulo, Àtica, 1977), Sabe quem dançou? (Rio de Janeiro, Codecri, 1978), A oeste de nada (Rio de Janeiro, Civilização Brasileira, 1981) e O espaço imaginário (Rio de Janeiro, Anima, 1987). In Italia ha pubblicato una raccolta di "piccoli poemi in prosa", Il percorso dell'idea (Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 1998); tre racconti-in-romanzo, Racconti italiani (Nardò, Besa, 2007), La passione del vuoto (Nardò, Besa, 2003), L'amore scritto (Nardò, Besa, 2007), e un "antiromanzo" madrelingua (Nardò, Besa, 2005). Con Antonio Tabucchi, Bernardo Bertolucci, Dario Fo, Erri de Luca e Gianni Vattimo ha pubblicato il volume Non siamo in vendita - voci contro il regime (Roma, Arcana, 2002). Attualmente vive in Toscana, a Lucca. Insegna Lingua portoghese e Traduzione letteraria all'Università degli Studi di Pisa e dirige il Laboratorio di narrativa, che è parte del Master della Scuola Sagarana, a Lucca. È infine direttore della rivista letteraria online Sagarana che ha fondato nel 2000.

Il Fondo ASSI alla Biblioteca cantonale di Bellinzona

martedì 25 ottobre 2011

ore 18:30

Una nuova opportunità per l'Associazione, un arricchimento per la Biblioteca

L'Associazione Scrittori Svizzera Italiana, ASSI, è stata fondata nel 1944. Grytzko Mascioni nel 1984 sosteneva:Intendendo oggi per 'scrivere' cercare di comunicare in termini d'arte e poesia, di saggistica e umanistica, scientifica, tecnica, o di intrattenimento e divulgazione, utilizzando qualsiasi mezzo possibile. Malgrado l'avvento di informatica e nuovi mezzi di divulgazione, il suo pensiero, a quasi trent'anni, resta attuale. Oggi l'ASSI si ripresenta pronta a sostenere i cambiamenti necessari affinché i buoni risultati si tramutino in veri successi. Manifestazione tangibile dei propositi espressi è la recente donazione alla Biblioteca cantonale di Bellinzona della collezione libraria dell'ASSI. Il servizio di Documentazione Regionale Ticinese ha riservato al Fondo ASSI l'accoglienza abitualmente rivolta a ogni documento si annoveri nel proprio patrimonio, garantendone gestione, custodia e promozione accurate.

Intervengono: Ketty Fusco, già presidente ASSI; l'autrice Anna Maria Pianezzi Marcacci, del Comitato direttivo ASSI, e lo scrittore Gerri Mottis. 

Cultura e mass media

sabato 15 ottobre 2011

alle ore 11:00

appuntamento alla

5a 'Mostra del libro della Svizzera italiana'

che si terrà al

Mercato coperto di Mendrisio

per una 'Tavola rotonda' sul tema

Cultura e mass media

divulgazione, promozione, valorizzazione del libro

degli autori di casa nostra

promossa da

ASSI

Associazione Scrittori della Svizzera Italiana

in collaborazione con la

Biblioteca Cantonale del Liceo di Mendrisio

e la

SESI

Società Editori della Svizzera Italiana

condotti da

Marco Blaser

Giornalista

discuteranno sul tema

Cultura e mass media

Manuele Bertoli

Consigliere di Stato

Maurizio Canetta

Responsabile settore culturale RSI

Cristina Ferrari

Presidente ATG (Associazione Giornalisti Ticinesi)

Giulia Fretta

Responsabile settore Fiction RSI

Massimo Lardi

Scrittore e rappresentante cultura Canton Grigioni

"Nella Svizzera italiana vengono pubblicati ogni anno molti libri di autori residenti nei cantoni italofoni della Confederazione. La produzione è di tutto rispetto se si considera che l'area di riferimento non raggiunge i 400 mila abitanti, ma non gode purtroppo della necessaria attenzione dei potenziali lettori. In parte sembra che questa mancanza sia dovuta anche alla carenza d'informazione e alla marginalizzazione a cui è condannata la nostra editoria rispetto alla soffocante promozione che attua, secondo le moderne iniziative di marketing, l'editoria italiana. L'incontro alla 'Mostra del libro' dovrebbe quindi permetterci di riflettere sui correttivi che potrebbero essere introdotti, nel mondo italofono svizzero, per meglio informare il possibile lettore sulle nuove opere pubblicate dai nostri autori. Va infatti migliorata la conoscenza delle iniziative editoriali in atto che, capaci di rafforzare il nostro patrimonio intellettuale, possono schiudere nuove vie a chi ha una specifica inclinazione per diffondere idee, esprimere pareri o raccontare storie in grado di dare sostanza alla crescita culturale del paese."

 

Dal 13 al 16 ottobre 2011

presso il Mercato coperto di Mendrisio si terrà la

5a 'Mostra del libro della Svizzera italiana'

Dopo aver toccato Bellinzona nel 2005, Lugano nel 2006 e Locarno nel 2008, la mostra ritorna a Mendrisio, il borgo che ha ospitato la prima edizione nel 2004.

Gli editori della Svizzera italiana, riuniti sotto le arcate del Mercato coperto, esporranno le loro pubblicazioni recenti e meno, affinché il pubblico prenda consocenza dell'editoria di casa nostra, un'editoria di qualità, e possa scoprire nuovi titoli e nuovi autori di grande interesse.

Per queste buone ragioni, invitiamo tutti i soci ASSI, a visitare la mostra e a partecipare ai numerosi eventi in programma:

giovedì 13 ottobre

20:30 Ely Riva - I laghetti del Ticino - Edizioni Salvioni

venerdì 14 ottobre

17:30 Tita Carloni - Pathopolis

Riflessioni critiche di un architetto sulla città e il territorio - Edizioni Casagrande

20:30 Pedro Lenz - In porta c'ero io! - Premio Schiller 2011 - Gabriele Capelli Editore

sabato 15 ottobre

11:00 'Tavola rotonda' sul tema: Cultura e mass media

17:30 Marco Schnyder - Famiglie e potere. Il ceto dirigente di Lugano e Mendrisio tra Sei e Settecento - Edizioni Casagrande

20:15 D. Jeanmaire, V. Pellandini e gli allievi - Il segreto di Devoggio - Fontana Edizioni SA

20:45 ca. Andrea Guglielmetti - Tutta un'altra America - Fontana Edizioni SA

domenica 16 ottobre

17:30 Gualtiero Gualtieri - Era come vestire l'acqua - Lessico familiare (del tempo chiaro) Copyright dei testi RSI Radiotelevisione svizzera - Edizioni Ulivo

 

Orari d'apertura:

Giovedì 13.10.11 - 14:30-22:00

Venerdì 14.10.11 - 14:30-22:00

Sabato 15.10.11 - 10:30-22:00

Domenica 16.10.11 - 10:30-21:45

 

Nell'ambito della 'Mostra del libro', sabato 15 ottobre,

dopo la 'Tavola rotonda', il nostro socio ASSI, Nicola Pini,

sarà presente presso le Edizioni Ulivo,

per firmare il suo primo libro, un saggio dal titolo:

REPORTER

L'informazione alla televisione della Svizzera italiana

La memoria privata / La memoria restituita

Villa Orizzonte, in collaborazione con l'ASSI (Associazione Scrittori della Svizzera Italiana),

promuove un mese di iniziative per la creazione di un

Archivio della memoria privata della Svizzera italiana

in partenariato con l'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (AR, Italia).

Dal 1 al 30 ottobre, la villa apre le porte al progetto

La memoria privata / La memoria restituita

con il seguente programma:


'Villa Orizzonte', Castelrotto - sabato 1 ottobre, ore 15:00-19:00

Inaugurazione della mostra 'I diari di viaggio della famiglia Gansser'.

Manoscritti, rilievi, disegni, corrispondenza e reperti di tre generazioni, a partire dalla straordinaria raccolta dell'insigne geologo Augusto Gansser Biaggi, il "Baba Himalaya" (Padre dell'Himalaya) oggi pluricentenario; del figlio pittore Luca Gansser; della figlia fotografa Ursula Markus e del nipote, l'artista Sambo Gansser.

'Villa Orizzonte', Castelrotto - sabato 8 ottobre, ore 15:00-19:00

Incontro con l'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (Natalia Cangi, direttrice, e Loretta Veri). Presentazione e saggi di lettura dai 6500 scritti ivi raccolti (diari, autobiografie, corrispondenze). Visita alla villa, che conserva un rilevante patrimonio di memorie materiali private (ambienti, arredi e documenti della dimora di una storica tenuta vitivinicola), oggi restituite alla pubblica esistenza e visibilità. Aperitivo: la memoria locale in un vino.

Teatro 'Foce' Lugano, domenica 9 ottobre, ore 20:30

IL PAESE DEI DIARI, con Mario Perrotta e Paola Roscioli.

Spettacolo tratto dall'omonimo romanzo dell'autore-attore, rinchiuso nottetempo nell'Archivio di Pieve, lungo un percorso iniziatico della memoria che vede i diari rianimarsi e prender voce, sotto la guida del fondatore dell'istituzione che li raccoglie, un (virgiliano) Saverio (Tutino).

Biglietto entrata fr. 20.00, per i giovani fr. 10.00.

'Villa Orizzonte', domenica 16, 23, 30 ottobre, ore 15:00-17:00

Stanze della memoria. Lettori disseminati nei differenti locali della vecchia dimora daranno voce alle stanze (nel duplice senso di ambiente domestico e brano poetico) con una selezione di testi tratti dagli editi e inediti raccolti nella sua biblioteca.

Grappoli di Sessa 2011

domenica 4 settembre 2011

alle ore 16:00

ai Grappoli di Sessa,

l'ASSI

in collaborazione con i

Grappoli di Sessa

vi invita al

pomeriggio letterario

d'apertura della stagione autunno-inverno 2011

si presenteranno

quattro autori dell'Associazione

Sebastiano Brocchi

Edward Pejman

Elena Spöerl Vogtli

Demetrio Vittorini

i quali si racconteranno in maniera informale

stimolati dalle argute domande di

Paola Colotti

 

al termine, spazio aperto ai suggerimenti, critiche e proposte dei soci e degli amici sull'immediato futuro dell'ASSI.

 

Sandra Bersacola,

con la consueta bravura,

allieterà l'incontro

con la musica della sua magica fisarmonica

Incontro con Tatjana Ibraimovic

Al termine dei lavori assembleari, alle ore 17:00 ca.,

al Canvetto luganese,

incontro con

Tatjana Ibraimovic

autrice del volume

Scrivere per dimenticare.

Una ragazza in fuga dalla Bosnia 1992-1994

Tatjana Ibraimovic, è a Belgrado da madre bosniaca e padre serbo-macedone. Vive in Serbia fino alla fine delle scuole elementari, successivamente in Bosnia, nella città di Bugojno. Qui conosce Fatima, una sua compagna di classe, che presto diventa la sua migliore amica. A lei scrive, nelle sue giornate d'esilio, dopo la precipitosa fuga nel 1992 a causa della guerra, lettere che non verranno mai spedite.

 

Cara Fatima,

con i primi raggi del sole mattutino sto esplorando questa stanza strana. Oggi non c'è felicità né sorriso sul mio volto. Sono lontana da te...

Dicono:"Ci sarà la guerra." No, io non ci credo! Mamma dice che c'è solo un po' di confusione e disordine, ma che passerà presto. Mi chiedo allora perché siamo scappati?!

 

Con questa lettera da Spalato, del 5 aprile 1992, all'amica d'infanzia Fatima, Tatjana Ibraimovic apre il suo diario epistolare: un'esperienza di scrittura che accompagnerà la giovane donna nei due anni trascorsi lontani dalla sua famiglia e dalla sua terra a causa della guerra civile in Jugoslavia.

discuterà con lei

Diamant Abrashi

 

Diamant Abrashi è nato a Gjakovë (Repubblica del Kossovo) nel 1963.

Interrotti gli studi di medicina, si è trasferito nel Canton Ticino.

Affermatosi come poeta, pubblicista e traduttore, ha partecipato a numerose manifestazioni letterarie internazionali ed è attualmente redattore del giornale albanese "Hapi", stampato in Svizzera.

Numerose sono le sue raccolte poetiche, tradotte in varie lingue, tra le quali lo sloveno, il francese e lo svedese.

Da Armando Dadò, Locarno, 1993, è uscito il volume di poesie in italiano, Rimproveri Tardivi:

 

"...alcuni agnelli e il lupo

lotteranno una lotta

strenua.

Non ci saranno più lampadine

né frigoriferi

la luce verrà razionata

e la danza dell'onore

la balleranno le formiche."

Carta canta... vent'anni dopo - Silvana Lattmann

sabato 21 maggio 2011

sala C del Palazzo dei Congressi di Lugano

alle ore 17:30

l'ASSI

(Associazione Scrittori della Svizzera Italiana)

in collaborazione con

AdS

Autrici ed Autori della Svizzera

 

invita all'incontro con la poetessa e scrittrice

Silvana Lattmann

protagonista della seconda serata della serie

Carta canta... vent'anni dopo

Partendo dalla registrazione di un'antica intervista,

l'autrice si riallaccerà al suo presente e futuro,

raccontandosi a cuore aperto con

Ketty Fusco

musica con la fisarmonica di

Sandra Bersacola

 

Da solstizio a equinozio. Diario amoroso:

... Era il solstizio. E lo spirito di vita

tremante nella donna, vide lui; lo prese

lo portò con sé in fuoco e acqua

nel segno del cerchio, spazio

da usare nel bene e nel male. Questo

il luogo dell'avvenimento...

E la donna scrisse

lo svolgersi di ore, il cadere di viste

i movimenti di luce buio. Il diario

nacque senza codice

nell'arco di tempo da solstizio a equinozio...

 

CARTA CANTA... VENT'ANNI DOPO

È una serie di incontri che hanno per scopo di illustrare il percorso civile e culturale di autori ancora viventi, attraverso le interviste radiofoniche di un tempo - ideate e curate da Luciano Marconi dal 1986 al 1989 - che oggi fanno parte del fondo archivistico. Con la loro presenza, gli autori, scelti di volta in volta, daranno la testimonianza di una carriera senza cedimenti nel tempo.

Per la seconda serata del nuovo programma,

si è pensato alla figura e all'opera di

SILVANA LATTMANN

poetessa, scrittrice, pittrice

Silvana Lattman, italiana di nascita (Napoli) è, per matrimonio, cittadina svizzera. Vive ora a Zurigo.

Si è rivelata all'attenzione dei lettori con:

Quindici poesie, Almanacco dello Specchio, Mondadori, 1978

a cui hanno fatto seguito, tra gli altri:

Le storie di Ariano, Nuove edizioni Vallecchi, 1980; premio Schiller 1983;

Fessura, Casagrande, Bellinzona, 1983; premio Schiller 1984;

Assolo per tromba in fa maggiore, Casagrande, Bellinzona, 1985; segnalato Premio Montale;

Il Viaggio, Casagrande, Bellinzona, 1987;

Malâkut, Scheiwiller, 1996; premio Schiller 1997;

Deianira, Casagrande, Bellinzona, 1998;

Incontri, Scheiwiller, 1998;

Da solstizio a equinozio, Interlinea 2001;

A Pio Fontana, Edizioni San Lorenzo, 2003;

Incostudite distanze, Interlinea, 2008;

Io sono nessuno

Sabato 16 aprile 2011

alle ore 17:30

Galleria Civica Campione d'Italia

piazza Maestri Campionesi

l'ASSI

(Associazione Scrittori della Svizzera Italiana)

in collaborazione con

vi invita a un incontro con il poeta narratore saggista

SILVIO RAFFO

che partendo dalla sua nuova pubblicazione

Io sono nessuno

scaverà nella vita della poetessa americana Emily Dickinson

rivelandone illuminate verità.

Nel corso della serata

si potrà vedere un filmato tratto dallo spettacolo

Io sono nessuno

di Silvio Raffo.

Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 - Amherst, 15 maggio 1886) è una poetessa statunitense, considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo. Nata da una famiglia molto in vista, è conosciuta anche per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, è stato uno dei fondatori dell'Amherst College. Il padre invece, ricoprì la funzione di tesoriere legale dell'Istituto e importanti incarichi presso il Tribunale Generale del Massachusetts, il Senato dello Stato e la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.

Emily Dickinson scoprì la propria vocazione poetica durante il periodo di revival religioso che, nei decenni 1840-50, si diffuse rapidamente nella regione occidentale del Massachusetts.

Uno dei suoi biografi ha affermato che concepì l'idea di diventare poetessa avendo come riferimento - in termini biblici - la lotta di Giacobbe con l'angelo.

Emily Dickinson visse la maggior parte della propria vita nella casa dove era nata, ed ebbe modo di fare solo rare visiste ai parenti di Boston, di Cambridge e nel Connecticut.

La giovane donna amava la natura, ma era costantemente ossessionata dalla morte. Vestiva solo di bianco in segno di purezza.

S'innamorò di un pastore protestante ma il suo rimase un amore platonico anche se dedicò molte delle sue opere a questo amore.

Gran parte della sua produzione poetica riflette e coglie non solo i piccoli momenti di vita quotidiana, ma anche i temi e le battaglie più importanti che coinvolgevano il resto della società. Più della metà delle sue poesie furono scritte durante gli anni della Guerra di secessione americana.

 

Silvio Raffo è docente di letteratura italiana al Liceo classico "E. Cairoli" di Varese e all'Università dell'Insubria.

Ha pubblicato cinque romanzi, fra cui La voce della pietra, finalista al Premio Strega 1997, e dieci volumi di poesia, fra cui Lampi della Visione, vincitore del Premio Gozzano 1988. Dirige a Varese il Centro di Cultura Creativa "La Piccola Fenice" e collabora alla Radio Svizzera da anni.

La sua opera di traduzione più nota e apprezzata è il Meridiano Mondadori Emily Dickinson, Tutte le Poesie, già alla nona ristampa.

Come drammaturgo, ha pubblicato Tetralogia dell'Incubo (Forum 1986) vincitore del prestigioso Premio Jean Vigo. Come saggista, le sue ultime opere sono Platone, l'anima; Seneca, la serenità; Marco Aurelio, la libertà interiore, tutte edite da Mondadori.

 

Io non sono nessuno

Io non sono nessuno! E tu chi sei?

Nessuno pure tu?

Allora siamo in due, ma non lo dire!

Potrebbero bandirci, e tu lo sai!

Che grande noia, essere qualcuno!

Quanto volgare dire il nome tuo

per tutto giugno - come fa la rana -

a un pantano che ti ammira.

dal libro Poesie di Emily Dickinson

 

L'ASSI vi ricorda il prossimo appuntamento (seguiranno informazioni):

21 maggio 2011, al Palazzo dei congressi di Lugano,

si terrà la seconda serata di Carta canta... vent'anni dopo,

in collaborazione con l'AdS (Associazione Scrittori della Svizzera)

e la sezione Valorizzazione teche della RSI.

Per l'occasione Ketty Fusco incontrerà la poetessa Silvana Lattmann.

Carta canta... vent'anni dopo - Franco Loi

Sabato 26 marzo 2011

presso lo Studio 2 della RSI di Lugano-Besso

alle ore 17:30

l'ASSI

(Associazione Scrittori della Svizzera Italiana)

in collaborazione con il settore

Valorizzazione teche e la Rete 2 della RSI

invita all'incontro con

il poeta dialettale

FRANCO LOI

protagonista della prima serata della serie

carta canta

... vent'anni dopo

 

Partendo dalla registrazione di un'antica intervista,

l'autore si riallaccerà al suo presente e futuro,

raccontandosi a cuore aperto.

Moderatrice della serata

Maria Grazia Rabiolo

produttrice RSI Rete 2

Musica con la fisarmonica di

Sandra Bersacola

 

"Loi usa un dialetto milanese molto libero, ricco di contaminazioni e personali invenzioni, introducendo anche una grafia diversa da quella tradizionale, per avvicinarsi maggiormente alla pronuncia. Ma il carattere essenziale e forte della sua poesia è nell'ampio respiro narrativo di un procedere che sa peraltro anche accendersi in limpide impennate liriche. In un contesto in cui la poesia era da poco uscita dalla sperimentazione, spesso chiusa in esercizi linguistici e labirinti di oscurità, l'opera di Franco Loi riproponeva autorevolmente la possibilità di un canto aperto e vitale, aderente alla realtà, e che si muoveva essenzialmente partendo dalla memoria, in un flusso pressoché incontenibile." (Maurizio Cucchi)

 

E quanti volt, se passi cunt un trenu,

vedi là 'l mund e vurarìss fermâss,

e là mì caminà tra i câ de prèja,

furesté aj òmm, e tra de lur cercâss...

Tra lur cercâ cume se cerca un diu,

cume se lur g'àvèssen 'na nutissia,

o la memoria, o, forsi, el tradiment...

Ma perché scend? In trenu sun nient olter

ch'un'anèma che fiada, un spegg de lur.

Se cerchi e cerchi, truvarù nagòtt,

o forsi i nost dulur, forsi la mort.

Franco Loi

 

E quante volte, se passo con un treno, | vedo là il mondo e vorrei fermarmi, | e là io camminare tra le case di pietra, | straniero agli uomini, e tra loro cercarmi... | tra loro cercare come si cerca un dio, | come se loro avessero una notizia, | o la memoria, o, forse, il tradimento... | ma perché scendere? In treno non sono nient'altro | che un'anima che respira, uno specchio di loro. | Se cerco e cerco, non troverò nulla, | o forse i nostri dolori, forse la morte.

da Bach, Scheiwiller, Milano 1986

 

Carta canta

... vent'anni dopo

È una serie di incontri che hanno per scopo di illustrare il percorso civile e culturale di autori ancora viventi, attraverso le interviste radiofoniche di un tempo - ideate e curate da Luciano Marconi dal 1986 al 1989 - che oggi fanno parte del fondo archivistico. Con la loro presenza, gli autori, scelti di volta in volta, daranno la testimonianza di una carriera senza cedimenti nel tempo.

 

Per inaugurare il nuovo programma proposto dall'ASSI, che ringrazia

il settore Valorizzazione teche e la Rete 2 della RSI per la collaborazione,

si è pensato alla figura e all'opera di

Franco Loi

 

Poeta, saggista e critico, Franco Loi è nato a Genova il 21 gennaio 1930, ma vive dal 1937 a Milano, città di cui ha abbracciato il dialetto come cifra della propria vena poetica, coniando un linguaggio vernacolare ibrido che attinge a piene mani da idiomi, gerghi e idioletti raccolti negli ambiti popolari e proletari della città e dell'hinterland.

Dopo aver fatto l'operaio ed essersi diplomato in ragioneria, dal 1960 al 1983 Franco Loi si impiega all'ufficio stampa della Mondadori. Attualmente collabora al supplemento culturale della domenica de Il Sole-24 Ore.

Incomincia a scrivere a 35 anni e la prima pubblicazione di alcune poesie avviene nel 1972 sull'Almanacco dello Specchio.

Tra le sue raccolte, I cart, Edizioni 32, Milano 1973; Poesie d'amore, Edizione Il Ponte, Firenze 1974; Stròlegh, Einaudi 1975; Teater, Einaudi 1978; L'Aria, Einaudi 1981; Lünn, Ed. Il Ponte 1982; Bach, Scheiwiller 1986; Liber, Garzanti 1988; Umber, Manni, Lecce 1992; Poesie. Antologia personale, Fondazione Piazzolla, Roma 1992; L'angel, Mondadori 1994; Arbur, Moretti & Vitali, Bergamo 1994; El vent, Campanotto editore, Udine 2000; Ismam, Einaudi, Torino 2002; Aguabella, Interlinea, Novara 2004; Pomo del pomo, insieme a Erminia Lucchini, Perosini, Verona 2006; Voci di osteria, Mondadori 2007. Ha pubblicato un libro di racconti, L'ampiezza del cielo, Milano 2001, a cura di Ignazio Maria Gallino. Ha pubblicato inoltre numerosi saggi, tra cui una raccolta, Diario breve, edito con prefazione di Davide Rondoni da Nuova Compagnia Editrice, Forlì-Bologna 1995.

La memoria scomoda

lunedì 24 gennaio 2011

Palazzo dei congressi Lugano - sala C

ore 18:30

l'ASSI

(Associazione Scrittori della Svizzera Italiana)

in collaborazione con

la RETE TASI

(Teatri Associati della Svizzera Italiana)

invita a una conferenza dibattito

LA MEMORIA SCOMODA

con

Bruno Segre

e

Mauro Guindani

"Il genocidio ebraico, compiuto nel cuore stesso di quella cultura europea che era stata la culla della modernità, è e continuerà a essere la matrice fondamentale per la comprensione del nostro tempo storico."

La Giornata della Memoria, fu istituita dieci anni fa e si celebra il 27 gennaio perché in questa data le Forze Alleate liberarono Auschwitz dai tedeschi.
Al di là di quel cancello, oltre la scritta Arbeit macht frei (Il lavoro rende liberi), apparve l'inferno. E il mondo vide allora per la prima volta da vicino quello che era successo, conobbe lo sterminio in tutta la sua realtà.
La Giornata della Memoria è un atto di riconoscimento di questa storia: come se oggi, ci affacciassimo tutti ai cancelli di Auschwitz, una cittadina situata nel sud della Polonia, per riconoscervi il male che è stato.
Qui, a partire dalla metà del 1940, funzionò il più grande campo di sterminio di quella sofisticata 'macchina' tedesca denominata 'soluzione finale del problema ebraico'.
C'erano camere a gas e forni crematori, ma anche baracche dove i prigionieri lavoravano e soffrivano prima di venire avviati alla morte.
Gli ebrei arrivavano in treni merci e, fatti scendere sulla cosiddetta Judenrampe subivano una immediata selezione, che li portava quasi tutti direttamente alle 'docce', così i nazisti chiamavano le camere a gas.
Solo ad Auschwitz sono stati uccisi quasi un milione e mezzo di ebrei.

 

Da domani sarà triste, da domani.
Ma oggi sarò contento,
a che serve essere tristi, a che serve.
Perché soffia un vento cattivo.
Perché dovrei dolermi, oggi, del domani.
Forse il domani è buono, forse il domani è chiaro.
Forse domani splenderà ancora il sole.
E non vi sarà ragione di tristezza.
Da domani sarà triste, da domani.
Ma oggi, oggi sarò contento,
e ad ogni amaro giorno dirò,
da domani, sarà triste,
Oggi no.
Poesia di un ragazzo trovata in un Ghetto nel 1941

 

 

"Da qualche tempo hanno alzato la voce coloro che fanno a brandelli i documenti, gli assassini della memoria, i revisori di ciò che è già stato scritto e dovrebbe essere certo. È trascorso ormai più di mezzo secolo da quando gli alleati hanno liberato i campi di sterminio nazisti e, oggi più che mai, è davvero importante lavorare per la conservazione della memoria. Ma una delle pagine più infamante dell'umanità, l'annientamento di un intero popolo, non può e non deve esistere soltanto nel ricordo, nelle celebrazioni, negli omaggi postumi alle vittime. Occorre spingersi al di là della rievocazione e addentrarsi nel terreno della riflessione, per poter cogliere ogni aspetto della complessa situazione che ha portato alla Shoah, il paradigma della follia, con l'ascesa del nazismo; con la promulgazione delle leggi antisemite; con la Soluzione finale; con gli atteggiamenti dei governi stranieri; con la risposta del clero."

 

Per non dimenticare
e per capire e conoscere la storia,
abbiamo invitato l'esperto di cultura ebraica

Bruno Segre

Bruno Segre, nato a Lucerna nel 1930, ha studiato filosofia a Milano alla scuola di Antonio Banfi. Si è occupato di sociologia della cooperazione e di educazione degli adulti nell'ambito del Movimento Comunità fondato da Adriano Olivetti. Ha insegnato in Svizzera dal 1964 al 1969. Per oltre dieci anni ha fatto parte del Consiglio del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. Dal 1991 presiede l'Associazione italiana Amici di Nevé Shalonì/Wahat al-Salam, villaggio in Israele in cui ebrei e palestinesi convivono pacificamente dal 1972. È l'autore di La Shoah (2003) e de' Il geniocidio degli ebrei d'Europa (1998).

Mauro Guindani

Mauro Guindani - attore, scrittore e regista, rientrato in Ticino dopo quarant'anni di lavoro nel teatro in Francia e, specialmente, in Germania.

 

con il contributo di Banca Stato

Il paradiso delle donne

mercoledì 8 dicembre 2010

alle ore 18:00

Palazzo dei congressi di Lugano - sala C

con il Teatro dei Fauni

"Il paradiso delle donne"

 

Tre destini ottocenteschi di donne si intrecciano recando ognuno le difficoltà e le speranze del vivere, tra California e Mergoscia.

L'operazione riuscita di Santuzza Oberholzer, liberamente tratta da Albero genealogico di Piero Bianconi e Lettere dalla California di Angelica Rusconi viene riproposta con tutte le sue atmosfere fatte di testimonianze scritte e fotografiche.

 

Al testo di Bianconi e alle lettere di Angelica s'intercalano racconti, aneddoti e proverbi raccolti dall'autrice nel villaggio verzaschese dove la tradizione orale è ancora viva e ricca di spunti.

 

Il linguaggio è immediato, senza fronzoli ma arricchito da modi di dire, ritornelli, espressioni dialettali e canzoni.

 

"...sono ansioso di ritrovare qualche memoria, tutte le possibili memorie, anche piccole, anche minime, che mi aiutino a risalire a ritroso (come una traccia, come i sassolini bianchi di Pollicino che lo riconducono a casa), a ritrovare le radici di me stesso, a finalmente conoscermi e spiegarmi nel mio aggrovigliato essere."

Piero Bianconi Albero genealogico

 

Entrata rappresentazione fr. 15.00 per persona

Presentazione del volume Interpretazioni

lunedì 25 ottobre 2010

alle ore 18:30

Palazzo dei congressi di Lugano - sala B

per il mese della cultura 2010

in collaborazione con

l'Associazione letteraria Hafez e Petrarca

 

presentazione del volume di poesie

Interpretazioni

Edizioni Ulivo

5 poeti della Svizzera italiana tradotti in persiano

(Paola Colotti - Ketty Fusco - Floriana Grandi - Alberto Nessi - Fabio Pusterla)

5 poeti dell'Iran tradotti in italiano

(Shahla Aghapour - Nemat Azarm - Freidoun Gilani - Niki Mirzai - Abbas Samakar)

 

traduzione di

Nasser Pejman

a cura di Freidoun Gilani e Angelo Maugeri

 

introdurrà

Siro Ortelli

relatore

Claudio Origoni

musica con il violino di

Edward Pejman

saranno presenti i poeti della Svizzera italiana e

i poeti dell'Iran: Shahla Aghapour e Freidoun Gilani

I racconti di Farahd

lunedì 4 ottobre 2010

Palazzo dei congressi - sala B

a Lugano alle ore 18:30

per il mese della cultura 2010

l'ASSI

in collaborazione con

l'Associazione Hafez e Petrarca

 

presenta il volume

 

"i racconti di Farahd"

Edizioni Ulivo

di Franco Bernasconi

relatore Gilberto Isella

letture di Anahì Traversi

sarà presente l'autore

 

intervento musicale con il musicista iraniano

Ramin Azimian "Tar"